Telefonia mobile a Bologna
Nel territorio del Comune di Bologna sono presenti circa 516 impianti fissi per la telefonia cellulare (dato aggiornato a dicembre 2022) suddivisi tra 4 gestori principali: Tim (circa 140 impianti), Vodafone (circa 152 impianti), WindTre (circa 137 impianti) e Iliad (circa 87 impianti). Sono inoltre presenti circa 26 impianti microcellulari (a bassissima potenza) e circa 39 impianti a bassa potenza, per sola connessione dati o traffico ferroviario.
Per impianto per la telefonia cellulare si intende un impianto saldamente ancorato al terreno o a un immobile per il quale la legge non prevede una permanenza limitata nel tempo. Gli impianti fissi possono essere distinti in macrocellulari e microcellulari a seconda delle dimensioni. Approfondisci
Consulta la mappa degli impianti (sito Arpae).
Divieti
La localizzazione di impianti fissi di telefonia mobile è vietata in alcune zone, per prevenire e proteggere la salute della popolazione e salvaguardare l’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico. In particolare, la legge regionale 30/2000 vieta la localizzazione di nuovi impianti nelle aree destinate a ospedali, case di cura e assistenziali e scuole.Il Piano Urbanistico Generale (PUG) amplia il divieto estendendolo a una fascia di rispetto di 50 metri dal loro confine. Il PUG specifica poi i luoghi più idonei alla collocazione degli impianti: rotatorie stradali, parcheggi, aree adiacenti a strade di scorrimento, cimiteri, etc.
Il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 “Semplificazioni”, all’art. 38, ha modificato la legge quadro in materia di elettrosmog: non è possibile per i Comuni vietare la localizzazione di impianti di telefonia in modo generalizzato:
Legge 36 /2001, Articolo 8, comma 6. – I Comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo 4.
Procedure amministrative per autorizzare gli impianti di telefonia mobile
Le procedure autorizzative sono definite dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche (art. 87 e seguenti del Dlgs 259/2003).
Consulta la procedura autorizzativa del Comune di Bologna
Procedura e tempistica per ottenere i titoli autorizzativi
L’autorizzazione unica per i nuovi impianti richiede 90 giorni e prevede:
- verifica sanitaria e ambientale;
- verifica edilizia e urbanistica;
- eventuale verifica paesaggistica.
La modifica degli impianti esistenti e l’aggiunta di nuovi gestori richiedono una tempistica di 30 giorni e prevedono:
- verifica sanitaria e ambientale.
In entrambi i casi, Arpae esegue una simulazione modellistica per verificare il rispetto dei valori di attenzione e dei limiti di esposizione. In caso di superamento dei valori consentiti, l’autorizzazione non viene rilasciata e la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) è dichiarata inefficace da parte del Comune territorialmente competente.
Eventi di Concertazione in programma
Al momento non sono previsti incontri pubblici